U.S. Alessandria: Fase di non possesso
Principi e Scelte di contrapposizione

Principi base

L’Alessandria, reduce da una cavalcata trionfale che l’ha condotta a vincere i play-off per la
promozione in Serie B, fonda gran parte del suo successo su un modello difensivo che gli ha
permesso di valorizzare le qualità e caratteristiche dei suoi giocatori risultando particolarmente
efficace.
Volendo fare sintesi ho pensato a tre principi base che riassumono l’organizzazione difensiva
dell’Alessandria:
– Aggressività
– Parità numerica/Duelli
– Distanze/Coperture
Il desiderio, la volontà di essere aggressivi è percepito in ogni momento; a partire dagli attaccanti,
proseguendo con i centrocampisti e infine con i difensori che senza timore aggrediscono anche in
zone alte e aperte di campo. L’intensità delle corse in avanti, le frenate, le posizioni del corpo a
voler indirizzare la giocata dove è più conveniente venga portata sono aspetti ben riconoscibili.
Questa aggressività è data anche dalla ricerca della parità numerica ed i conseguenti duelli che si
vengono a formare; i riferimenti sono sempre ben chiari, a fare il resto è l’abilità dei giocatori nel
vincere il duello con il rispettivo avversario. La parità numerica viene accettata anche sull’ultima
linea difensiva e i difensori sono particolarmente portati a ricercare il duello in tutti gli smarcamenti
e ricezioni sul corto che effettuano i propri avversari di riferimento.
Le distanze tra i giocatori e le relative coperture non vengono mai meno; nonostante l’aggressività,
la ricerca dei duelli, le coperture dei compagni di reparto e/o dei giocatori non impegnati sul lato
della palla sono sempre presenti mantenendo distanze ottimali all’interno del blocco difensivo.
Particolarmente significativa in quest’ottica è la posizione del centrocampista opposto (quello non
impegnato in aggressione) che da sempre copertura al compagno di reparto, coprendo il centro del
campo e la linea difensiva mantenendo le giuste distanze.

 

Scelte di contrapposizione

Nelle clip video che seguono sarà possibile notare con chiarezza tutti gli aspetti che ho descritto
precedentemente e che contraddistinguono la fase difensiva dell’Alessandria. Andando più nello
specifico ho voluto analizzare le scelte di contrapposizione del 343/3412 dell’Alessandria rispetto
ad altri sistemi di gioco che ha dovuto fronteggiare (352/343/433/442), scelte preparate e studiate
sempre nell’ottica di voler rispettare i 3 principi cardine che ho riassunto sopra

343/3412 vs 352

 

La contrapposizione tra il 343/3412 dell’Alessandria ed il 352 è stata analizzata nelle due gare di
playoff disputate contro l’Albinoleffe.
La scelta è stata quella di posizionare uno dei tre attaccanti sul mediano avversario variando poi
tra le due gare l’uscita sul braccetto libero per ricreare la parità numerica.
All’andata era il centrocampista di destra ad andare in avanti, portandosi dietro il difensore di
destra che ricreava la parità numerica in mezzo al campo.
Al ritorno era l’esterno di sinistra ad andare in avanti, portandosi dietro il difensore di sinistra che
ricreava la parità numerica esternamente.

 

343 vs 343

 

La contrapposizione tra il 343 dell’Alessandria ed il 343 è stata analizzata nella gara di campionato
del girone di ritorno contro la Pro Vercelli.
La scelta è stata quella di giocare una parità numerica a tutto campo; i tre attaccanti portavano
pressione sui tre difensori avversari, così come i due centrocampisti sui due mediani avversari, gli
esterni avevano ciascuno il proprio esterno di parte come riferimento mentre i tre difensori avevano
i tre attaccanti avversari di riferimento.
In questo contesto sono emerse ancor di più le caratteristiche difensive che ho descritto sopra.

 

343/3412 vs 433

 

La contrapposizione tra il 343/3412 dell’Alessandria ed il 433 è stata analizzata nelle gare di
playoff contro Feralpisalò e Padova.
La scelta è stata quella di posizionare uno dei tre attaccanti sul mediano avversario, ricreando
quindi la parità numerica a tutto campo.
I tre difensori avevano come riferimento i tre attaccanti avversari, così come i centrocampisti gli
interni avversari, gli esterni portavano pressione sui terzini avversari e i due attaccanti sui difensori
centrali avversari.

 

343/3412 vs 442

 

La contrapposizione tra il 343/3412 dell’Alessandria ed il 442 è stata analizzata nelle gare di
campionato del girone di ritorno contro Pro Sesto e Pergolettese.
La scelta nella gara contro la Pro Sesto è stata quella di mantenere i 3 attaccanti in linea ad
orientare la gioca su un lato escludendo il terzino opposto, i due centrocampisti avevano come
riferimento i due mediani avversari. Gli esterni rimanevano principalmente sugli esterni alti
avversari, ma pronti ad andare in avanti se la situazione lo richiedeva facendo rompere
esternamente il difensore laterale di parte.
Diversamente, nella gara contro la Pergolettese è stato scelto di posizionare un attaccante a
prendere uno dei due mediani, con l’altro mediano preso da un centrocampista, l’altro
centrocampista forniva copertura alla linea. Gli attaccanti portavano pressione sui difensori centrali
avversari, gli esterni sui terzini avversari con i terzi di difesa a rompere la linea sugli esterni alti
avversari.

 

Gianmarco Ievoli Match Analyst e Collaboratore Tecnico Alessandria Calcio Under 19